Orso e toro sono i due animali che raffigurano i due opposti andamenti di borsa, l’orso per il trend al ribasso ed il toro per il trend al rialzo. La rappresentazione dei cicli di borsa con questi due animali deriva proprio dai due verbi inglesi “to bear” e “to bull” che significano rispettivamente ribassare e rialzare.
Perché gli orsi sono in letargo ed i tori stanno scorazzando liberi?
Non siamo esperti e ci auguriamo che qualcuno ce lo spieghi.
Sappiamo semplicemente che le borse del mondo scimmiottano l’andamento di Wall Street, se continuano a salire gli indici statunitensi allora continueranno a salire pure gli altri.
Ma,ricordiamo che in USA lo scenario economico non è affatto rincuorante, anzi si potrebbe tranquillamente definire in prossimità ad un baratro finanziario senza precedenti, con famiglie indebitate ai massimi storici e multinazionali legate alle sorti delle grandi banche d’affari per il ricorso alla speculazione ed indebitamento valutario. Il mercato immobiliare statunitense sta mietendo vittime sulla strada a causa di innumerevoli stati di insolvenza finanziaria.
Il mercato reale è stato drogato da un fiume di liquidità a basso prezzo che ha sostenuto i consumi, le medie imprese e le famiglie stesse, che hanno potuto così continuare a consumare anche se non ne avevano più le possibilità.
Casualmente (si fa per dire) lo stesso fenomeno è avvenuto anche in Italia ! La crescita è fatta con i debiti e non sul risparmio; si spende perché qualcuno presta il denaro per farlo, spesso senza le opportune garanzie. Ma molto presto questo sconsiderato comportamento, sia da parte delle istituzioni finanziarie che dalle famiglie, chiederà il conto: aspettiamoci pertanto brutte sorprese.
In più l’euro è molto forte, inaspettatamente troppo forte: la divisa europea consente alle aziende europee di acquistare materie prime a prezzi particolarmente più favorevoli e di non risentire eccessivamente il peso del rialzo del petrolio (che si paga in dollari). Le aziende statunitensi invece riescono ad ottenere risultati notevoli sfruttando la debolezza della loro valuta grazie alla convenienza (per loro) delle esportazioni. Vi è pertanto un momentaneo (quasi passeggero) stadio di evoluzione degli scambi commerciali che sembra favorire quasi tutti, ma che purtroppo non potrà durare.
Non è pensabile durare molto con un economia debole ed una moneta molto forte.
C’è da aspettarsi l’inferno.
Perché gli orsi sono in letargo ed i tori stanno scorazzando liberi?
Non siamo esperti e ci auguriamo che qualcuno ce lo spieghi.
Sappiamo semplicemente che le borse del mondo scimmiottano l’andamento di Wall Street, se continuano a salire gli indici statunitensi allora continueranno a salire pure gli altri.
Ma,ricordiamo che in USA lo scenario economico non è affatto rincuorante, anzi si potrebbe tranquillamente definire in prossimità ad un baratro finanziario senza precedenti, con famiglie indebitate ai massimi storici e multinazionali legate alle sorti delle grandi banche d’affari per il ricorso alla speculazione ed indebitamento valutario. Il mercato immobiliare statunitense sta mietendo vittime sulla strada a causa di innumerevoli stati di insolvenza finanziaria.
Il mercato reale è stato drogato da un fiume di liquidità a basso prezzo che ha sostenuto i consumi, le medie imprese e le famiglie stesse, che hanno potuto così continuare a consumare anche se non ne avevano più le possibilità.
Casualmente (si fa per dire) lo stesso fenomeno è avvenuto anche in Italia ! La crescita è fatta con i debiti e non sul risparmio; si spende perché qualcuno presta il denaro per farlo, spesso senza le opportune garanzie. Ma molto presto questo sconsiderato comportamento, sia da parte delle istituzioni finanziarie che dalle famiglie, chiederà il conto: aspettiamoci pertanto brutte sorprese.
In più l’euro è molto forte, inaspettatamente troppo forte: la divisa europea consente alle aziende europee di acquistare materie prime a prezzi particolarmente più favorevoli e di non risentire eccessivamente il peso del rialzo del petrolio (che si paga in dollari). Le aziende statunitensi invece riescono ad ottenere risultati notevoli sfruttando la debolezza della loro valuta grazie alla convenienza (per loro) delle esportazioni. Vi è pertanto un momentaneo (quasi passeggero) stadio di evoluzione degli scambi commerciali che sembra favorire quasi tutti, ma che purtroppo non potrà durare.
Non è pensabile durare molto con un economia debole ed una moneta molto forte.
C’è da aspettarsi l’inferno.
Nessun commento:
Posta un commento